La prima colazione, lo sostengono pediatri e nutrizionisti, è il pasto più importante fra quelli principali. Essa permette di iniziare la giornata con energia, evita di far arrivare adulti e bambini stanchi ed affamati al pranzo e apporta circa il 20% delle calorie necessarie al fabbisogno quotidiano, adeguatamente ripartite fra proteine, grassi e carboidrati.
Molti bambini purtroppo saltano la colazione per pigrizia, fretta, abitudine propria o consuetudine dei genitori e per altri motivi più o meno comuni. Per molti altri si riduce ad uno snack o merendine mangiate di corsa nel tragitto per andare a scuola, in macchina, pulmino o addirittura mentre si scendono le scale di casa!
È importante abituare i bambini a fare una corretta prima colazione, mettere la sveglia dieci minuti prima per dare loro il tempo di sedersi a tavola con tranquillità. Meglio ancora se il momento della colazione diventa piacevole e si può condividere insieme alla famiglia prima di affrontare gli impegni della giornata.
Non fare colazione crea delle difficoltà di concentrazione e di memoria, specialmente nei bambini e nei ragazzi che studiano e frequentano la scuola.
Bisogna porre anche l’attenzione su ciò che si mette in tavola. A fornire delle linee guida ai genitori è lo stesso Ministero della Salute, che spiega come una tazza di tè o un bicchiere di latte con solo qualche biscotto è poco, ma d’altra parte una tazza di latte con 10 biscotti è troppo.
La prima colazione deve essere sana e nutriente e dovrebbe comprendere latte, pane o fette biscottate (con qualche cucchiaino di cacao, marmellata o miele), o biscotti, o cereali e frutta fresca.
Questi cibi sono perfetti per iniziare bene una giornata, magari seguiti da uno yogurt, un frutto o un piccolo panino come merenda a metà mattinata.
La prima colazione serve a spezzare il digiuno: dopo 8-10 ore dall’ultimo pasto, l’organismo umano ha la necessità di accumulare nuove energie.
Se i bambini saltano la colazione, e spesso anche la merendina di metà mattina, vuol dire che arrivano a digiunare anche 14 ore e questo avrà conseguenze sull’andamento scolastico.
La colazione deve quindi esserci e deve essere adeguata. Deve fornire non solo zuccheri semplici, che si smaltiscono in appena un’ora, ma anche zuccheri complessi, vale a dire gli amidi, che danno le energie necessarie per arrivare fino al pranzo.
Vanno benissimo il pane e marmellata. Non necessariamente la colazione deve essere dolce come quella classica italiana, che è ben costruita, perché prevede latte o yogurt e un prodotto da forno, e diventa pressoché perfetta se si aggiunge un frutto o una piccola porzione di macedonia.
Anche la colazione all’inglese potrebbe andare bene. Il problema qui è il modello culturale: una colazione abbondante funziona quando il pranzo è leggero e la cena è precoce, così come avviene nei Paesi anglosassoni.
La colazione ideale per i bambini dovrebbe essere composta da latte o yogurt, cereali, un prodotto da forno oppure pane con la marmellata, con il miele o anche con una crema al cioccolato.
Anche una merendina ogni tanto potrebbe andare bene e possibilmente deve esserci una piccola porzione di frutta, che va mangiata 5 volte al giorno. Le quantità dipendono dall’età del bambino.